sabato 13 aprile 2013

Ancora block print: l'Anokhi Museum di Amber


Per chi di voi ama l'arte tessile come me - che sono attratta dalla bellezza dei tessuti fatti a mano con gesti antichi di secoli e strumenti complicati e ingegnosissimi -, consiglio di visitare a Jaipur, in Rajasthan, un piccolo museo prezioso ai piedi della collina di Amber.

A chi capiterà di 'passare' di lì (ma potete anche andarci appositamente!) dovrà cercare un po' nel villaggio di Amber, poco distante dalla famosa fortezza, ma verrà premiato quando riuscirà a scovare, nel cuore di un borgo che sembra non accorgersi dei fiumi di turisti che si arrampicano su per la collina a poche centinaia di metri, una antica haveli completamente ristrutturata e adibita a museo: l'Anokhi Museum.

Le haveli sono in Rajasthan quello che qui in Italia sono stati i palazzi signorili di città: microcosmi di famiglie potenti e ricche che controllavano traffici commerciali, banche e officine. Una sorta di quartier generale economico e amministrativo in cui risiedeva anche la famiglia del proprietario, tra lussi e agiatezze.

Uno di questi palazzi a più piani, finemente ricamati nell'ocra e nell'ambra dei colori di questa terra, venne acquistato alla fine degli anni Ottanta dalla famiglia di John Singh, il cui figlio Pritam decise di imbarcarsi nell'avventura di restaurare l'edificio, ridotto in condizioni pessime. Sia Pritam Singh che la moglie americana Rachel Bracken avevano la passione per l'arte indiana e decisero quindi di dare il via ad un restauro - lungo e accurato - che restituisse al luogo l'atmosfera originaria, recuperando fedelmente i materiali e ripristinando in modo attento spazi, colori, decorazioni.  Solo più tardi, entrambi decisero di destinare questo edificio a contenere una collezione di tessuti e abiti stampati con i blocchi di legno provenienti da tutta l'India.



Il concept è focalizzato sul recupero e la valorizzazione delle varie tradizioni di stampa con i blocchi, in base alle tecniche e ai motivi decorativi, accanto ad una raccolta di tessuti realizzati da artisti tessili contemporanei. Il passato e il presente accostati e accomunati dalla condivisione degli stessi strumenti di realizzazione delle stoffe stampate. Nei suoi tre piani di mostra, il museo Anokhi offre davvero tanto al visitatore: un excursus nella storia delle varie scuole di produzione del block print (Ajrakh, Balotra, Bagru e Sanganer, ecc.) che costituiscono la collezione permanente; una sezione che ospita mostre temporanee, ma anche un'area dedicata alla 'sperimentazione'.

I visitatori infatti (grandi e piccoli), possono cimentarsi nella stampa con i blocchi e possono anche partecipare (come ho fatto io) ad un workshop di uno o due giorni, in cui sperimentare le tecniche di intaglio dei blocchi e di stampa su stoffa. Anokhi in realtà è anche molto di più: pubblica libri su questi argomenti - tra l'altro molto esaurienti e ben fatti -, che sono il risultato di una ricerca sul campo molto approfondita, corredata da belle immagini e persino campioni di tessuto incollate tra le pagine dei libri stessi.

E in aggiunta Anokhi è anche un brand, che produce abiti e tessili per la casa fantastici e, nel negozio di Jaipur, nello stesso stabile della libreria Crosswords, gestisce un caffè in cui assaggiare piatti biologici preparati con materie prime coltivate in aziende agricole bio di proprietà del marchio.

 Io ho partecipato ad un corso di stampa, che vi consiglio senz'altro (bisogna scrivere e mettersi d'accordo per poterlo fare) perchè dà la possibilità di capire bene la tecnica di successione dei vari colori da utilizzare in base al disegno, così come il metodo di organizzazione della superficie da stampare. L'insegnante è un artigiano molto simpatico, con il quale ci si spiega un po' a gesti, (con un mucchio di risate da entrambe le parti) che conduce il corso all'ultimo piano del museo: un luogo pacifico fuori dal tempo.
Al piano terra c'è anche un piccolo caffè - frequentato a volte da qualche scimmia di passaggio (!), in cui si può sorseggiare un chai prima di riprendere il viaggio tra stoffe, colori e arte.


ps: segnalo un nuovo sito/blog che parla di India: AboutIndia, tutto quello che avreste voluto sapere sull'India. Vale la pena di farci un giro :-)

4 commenti:

blandina ha detto...

Oh, mia cara, sono senza parole.
Conosco i negozi Anohki ma non avevo idea di tutto questo.
Mi toccherà tornare a Jaipur...

Elisa Chiodarelli ha detto...

be'cara Blandina, diciamo che qui c'è un'atmosfera e un contorno molto belli: è sempre block print, ma in un ambiente che valorizza al massimo quest'arte.
...anch'io ci voglio tornare!!

Alessandro ha detto...

mi piacciono soprattutto le scimmie :) che meraviglia!

Elisa Chiodarelli ha detto...

ciao caro prof, come stai?

sì, le scimmie sono incredibili, osservarle è molto interessante; nelle città in particolare hanno degli atteggiamenti e delle furbizie da attrici consumate!

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